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Daniele Radini Tedeschi / 2020

Saggio critico su Flati Giancarlo - Atlante dell’Arte Contemporanea De Agostini 2020

(...) A partire dagli anni Duemila, infatti inaugura un periodo produttivo gravido di mutamenti esplicitati in un ciclo di opere dal titolo Periodo della Nuova Figurazione (Profondo Invisibile). I latini lo definirebbero nomen omen, difatti si evince come l’attenzione si sia spostata da un piano esteriore ad uno interiore. Il nostro scandaglia l’estetica artistica in favore di un nuovo registro comunicativo, basato sul rapporto tra materia e mente, volto ad un sovvertimento della rappresentazione classica. La gestualità si unisce alla materia dando vita a densi grumi di pigmenti distribuiti sulla superficie pittorica, nella quale egli intende sottolineare i rapporti tra micro e macro-dimensione, producendo composizioni dalla precisione scientifica. Appaiono così all’osservatore rappresentazioni che rimandano all’analisi microscopica, ma si configurano principalmente come il frutto di dimensioni interiori manifestate sul supporto bidimensionale.

Il connubio tra scienza e arte conduce verso piani d’intersezione metafisico-filosofico-scientifica, nei quali Flati non è interessato alla frammentazione della realtà, quanto più alla possibilita’ di esplicitare la percezione di una dimensione altra. Il suo occhio indagatore non ha interesse sic et simpliciter per le tre dimensioni riconosciute, ma per quella nascosta all’evidenza: l’interiorita’. Il dato oggettuale offerto all’uomo viene infatti da lui considerato non veritiero, seppur una ‘’proiezione’’ avvertita come reale. In questo ultimo dato, si suppone una tangenza con la teoria fisica dell’olomovimento, la quale, in estrema sintesi, asserisce l’illusorietà dell’Universo. Bohm, celebre fisico dell’Universita’ di Londra, affermava l’inesistenza di quest’ultimo, da considerarsi come gigantesco ologramma. La ricerca analitica di Flati, in ossequio a questi principi, indaga le categorie di tempo, spazio, mente e materia, rivelando un linguaggio nuovo, comprendente i mutamenti mentali ed emozionali dell’uomo contemporaneo.

L’artista è alla ricerca della spiritualità nella contingenza e vi perviene muovendosi in un luogo di fusione tra scienza e arte. Negli ultimi anni, si è dedicato a nuove tecniche imperniate sul concetto di pittura virtuale, costituita da microchip e software.