Tu sei qui

Renato Minore / 2008

Da "L'arte di uno scienziato nei misteri del Tempo" - Il Messaggero, 17 Settembre 2008

Una ricerca come "fuoco interiore", potente mappatura e, insieme, quasi impercettibile variazione sulla natura del "profondo visibile" che non sempre è sulla lunghezza d'onda dello sguardo, ma scivola via dall'immediatezza della percezione. Così Giancarlo Flati definisce il suo mondo pittorico che si presenta nella propria smagliante complessità nel Refettorio Quattrocentesco di Palazzo Venezia, in ventidue varianti di un'opera davvero "unica" nelle sue singole parti (Intersezioni del Tempo, aperta fino al 28 settembre, con la collaborazione di 50&Più Fenacom di Roma).
Abruzzese di origine (è nato all'Aquila nel 1953), Flati è uomo di scienza, che da tempo opera con grande consapevolezza (è la capacità di riflettere sulle ragioni del proprio lavoro di cui parla Claudio Strinati nella presentazione del catalogo, curato da Luigina Bortolatto) nel campo dell'arte, immerso in una meditazione nel segno della ricerca del "pensiero poetante" di Mario Luzi, come luogo dell'identità nella complessità. Dove non è dato sapere <<di nessuna chirurgia del cuore/che possa metterlo a nudo, decifrarne il senso-mi dico / la grazia, forse>>.